Case rurali a Colorina

Case rurali

La ricchezza storica e artistica dei nuclei rurali

La montagna orobica, in particolare nella zona compresa tra Delebio e Albosaggia, è ancora ricca di segni alto-medievali e medievali connessi al primo dissodamento del territorio, soprattutto nel fitto del bosco e in aree abbandonate. Le dimore più antiche si notano soprattutto per la presenza di affreschi, oltre che per tipologia di portali, finestre trilitiche per il tipo di murature. Colorina è tra i comuni orobici più ricchi sotto questo aspetto: conserva ancora numerose testimonianze storiche ed artistiche, tra cui affreschi del XV secolo, come l’antica chiesa dedicata ai SS. Simone e Giuda nella frazione di Valle e posta tra il cimitero e il santuario del Divin Prigioniero, frutto di una ristrutturazione di età barocca, oppure alcuni nuclei rurali di antica formazione verso Selvetta o nei pressi della parrocchiale secentesca di San Bernardo.

Di particolare interesse architettonico è la frazione Bocchetti, la cui solidità della struttura medievale in pietra ha resistito sia all’abbandono sia agli inevitabili cambiamenti d’uso e alle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli.

La frazione di Rodolo è uno dei più caratteristici nuclei di mezza montagna del versante orobico valtellinese, popolato e vivo nei secoli passati, quasi deserto, oggi, se non per il ritorno di famiglie dal piano nei fine settimana e nel periodo estivo. Adagiato su un bel poggio a monte di Valle di Colorina, a 680 metri di quota, è di origine sicuramente medievale. Il centro di Rodolo è caratterizzato dalle baite e dalle case strette l’una all’altra, e dalla chiesa dell’Immacolata, caratterizzata dall’imponente campanile.

Merita una visita anche la contrada Romito, situata all’ingresso di Colorina giungendo dalla frazione di Poira. Di particolare interesse proprio le prime costruzioni, che all’interno nascondono ampi cortili con lavatoi e passaggi coperti. L’origine del nucleo è probabilmente medievale, anche se le architetture oggi ricordano più il XVIII – XIX secolo per via delle evidenti trasformazioni collegate a mutamenti di destinazioni d’uso rurale con la creazione di ballatoi in legno e aperture nei sottotetti. Su una casa è visibile un affresco probabilmente sei – settecentesco raffigurante la Madonna affiancata da due santi, e su un altro edificio ci sono ancora i resti di un altro affresco ormai scomparso. Alcune incisioni arcaiche sono visibili su antichi architravi.

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