Fontane e abbeveratoi

Fontane e abbeveratoi

Le numerose fontane pubbliche che popolano i nuclei storici

Le fontane di Colorina e delle sue contrade, a differenza di quanto accaduto in molti altri comuni, non sono state abbandonate o rimosse con l’arrivo degli acquedotti, ma conservate e mantenute attive nel tempo. Ancora oggi è possibile vederle e utilizzarle, disseminate nei nuclei storici del paese, lungo le vie e alle diverse altitudini del territorio, dove continuano a rappresentare una testimonianza viva del passato e della vita collettiva di montagna.

L’uso domestico dell’acqua potabile è un fenomeno relativamente recente. In epoche passate, nelle comunità rurali, l’accesso all’acqua avveniva soprattutto attraverso fontane pubbliche, spesso integrate da lavatoi e abbeveratoi. Questi elementi non solo rispondevano alle necessità quotidiane degli abitanti e degli animali, ma erano anche veri e propri luoghi di socialità, dove ci si incontrava, si chiacchierava e si rinsaldava il senso di comunità.

In assenza di acquedotti, era frequente il ricorso a sorgenti naturali o a derivazioni da ruscelli vicini alle proprietà, un tempo ancora incontaminati. Le fontane venivano solitamente costruite lungo la viabilità interna dei borghi, dove potessero servire il maggior numero di persone, diventando un bene comune essenziale per il fabbisogno quotidiano.

Nel territorio di Colorina si trovano numerosi esempi di fontane, lavatoi coperti o scoperti, e abbeveratoi, realizzati in forme e materiali diversi, a seconda delle epoche e delle esigenze. In alcuni casi, i diversi usi venivano funzionalmente separati: alla fontana si affiancava il lavatoio o l’abbeveratoio, per evitare che l’acqua potabile venisse contaminata.

Nei nuclei storici, i lavatoi erano spesso collocati sotto tettoie o strutture coperte, per riparare le donne che lavavano i panni dalle intemperie, specialmente durante i lunghi mesi invernali. Questi semplici manufatti, oggi ancora visibili e in alcuni casi funzionanti, raccontano una storia fatta di quotidianità, fatica e condivisione, e ci restituiscono uno spaccato autentico della vita di un tempo nelle comunità alpine.

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